E' importante, nei primi anni di vita del bambino, proporre giochi
adatti all'età, ma soprattutto è di fondamentale importanza, attraverso questi
giochi, dare gli stimoli giusti e
specifici a seconda della fase evolutiva del bambino. Lo stimolo sbagliato dato
al momento sbagliato significa disorientare il bambino e creare dei gravi
danni. Attraverso il gioco il bambino vive delle esperienze significative
che gli permettono di sviluppare, oltre l’ambito cognitivo, anche quello
sociale, emozionale, relazionale. Il gioco coinvolge il bambino in ogni sua
parte rendendolo autonomo, creativo e riflessivo.
Il gioco viene
considerato esperienza fondamentale per ciascun bambino, in quanto fonte di
scoperte ed emozioni, alla base del percorso di conoscenza e di crescita di
ciascuno. A seconda dell’età, il
bambino nel giocare impara ad essere creativo, sperimenta le sue capacità cognitive, scopre se stesso,
esprime i propri stati d’animo, entra in
relazione con i
suoi coetanei.Il gioco svolge una
funzione strutturante dell’intera personalità, per questo nessun bambino ne
dovrebbe essere privato. Il gioco è una cosa seria.
“Il gioco è una delle
migliori forme di apprendimento, dunque … giocando s’ impara !” (J. Piaget)
I bambini non solo hanno il diritto di giocare, ma gli Stati devono anche “offrire opportunità uguali e adeguate per le attività culturali, artistiche, ricreative e di svago”.
I bambini non solo hanno il diritto di giocare, ma gli Stati devono anche “offrire opportunità uguali e adeguate per le attività culturali, artistiche, ricreative e di svago”.

“Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo ed al tempo libero, di dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e di partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica.”
Dalla Convenzione Internazionale “I diritti dell’Infanzia” – T.U.
ONU art.31, comma 1







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