sabato 18 agosto 2012

Il gioco euristico





Il gioco euristico consiste nell’offrire ad un gruppo di bambini oggetti di diversa natura con i quali possono giocare liberamente senza l’intervento dell’adulto. Questa attività è stata ideata per bambini d’età compresa tra i 12 – 24 mesi. 

E’ una naturale evoluzione del cestino dei tesori proposto dai 6-12 mesi.

In questo periodo è più vivo l’interesse per la scoperta e la sperimentazione degli oggetti, di come si comportano nello spazio a seconda di come sono maneggiati, di come possono essere messi in relazione tra di loro. Sicuramente con questa attività possono essere coinvolti e stimolati adeguatamente anche i bambini d’età maggiore.Il desiderio della scoperta è  particolarmente intenso durante l’infanzia insieme al bisogno di autonomia, di percorrere strade personali e non preconfezionate dagli adulti, di imparare da soli, necessità fondamentale per assicurare nel bambino uno sviluppo completo, che comprenda la gratificazione e la fiducia in se stessi. È quindi chiaro come non esista un unico modo per attuare il gioco euristico. Ciascun bambino ha il proprio. E grande merito del metodo è liberare la creatività, così fertile e straordinaria nei primi anni di vita.

Il gioco euristico è inteso come attività di esplorazione spontanea che il bambino compie su materiale di tipo “non strutturato” “ povero”. Materiale “povero” significa che non fa parte dei giocattoli tradizionali, ma si tratta di semplici oggetti d’uso domestico, comune. 

Tutti i sensi sono coinvolti: l’udito (che rumore fa il materiale che ho in mano?), il tatto (è liscio, ruvido, caldo, freddo?), la vista (in questa posizione cade o rimane in piedi?) e, in misura minore, l’olfatto e il gusto. In più sono stimolate le abilità cognitive: nascono così i primi concetti logici (dentro/fuori, aperto/chiuso, sopra/sotto, pieno/vuoto) e la capacità di concentrazione.

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