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Il gioco euristico consiste nell’offrire ad un gruppo di bambini oggetti di diversa natura con i quali possono giocare liberamente senza l’intervento dell’adulto. Questa attività è stata ideata per bambini d’età compresa tra i 12 – 24 mesi.
E’ una naturale evoluzione del cestino dei tesori proposto dai 6-12 mesi.
In questo periodo è più vivo l’interesse per la
scoperta e la sperimentazione degli oggetti, di come si comportano nello spazio
a seconda di come sono maneggiati, di come possono essere messi in relazione
tra di loro. Sicuramente con questa attività possono essere coinvolti e
stimolati adeguatamente anche i bambini d’età maggiore.Il desiderio della scoperta è particolarmente
intenso durante l’infanzia insieme al bisogno di autonomia, di percorrere
strade personali e non preconfezionate dagli adulti, di imparare da soli,
necessità fondamentale per assicurare nel bambino uno sviluppo completo, che
comprenda la gratificazione e la fiducia in se stessi. È quindi chiaro come non
esista un unico modo per attuare il gioco euristico.
Ciascun bambino ha il proprio. E grande merito del metodo è liberare la
creatività, così fertile e straordinaria nei primi anni di vita.
Il
gioco euristico è inteso come attività di esplorazione spontanea che il bambino
compie su materiale di tipo “non strutturato” “ povero”. Materiale “povero”
significa che non fa parte dei giocattoli tradizionali, ma si tratta di
semplici oggetti d’uso domestico, comune.
Tutti i sensi sono coinvolti: l’udito (che rumore fa il
materiale che ho in mano?), il tatto (è liscio, ruvido, caldo, freddo?), la
vista (in questa posizione cade o rimane in piedi?) e, in misura minore,
l’olfatto e il gusto. In più sono stimolate le abilità cognitive: nascono così
i primi concetti logici (dentro/fuori, aperto/chiuso, sopra/sotto, pieno/vuoto)
e la capacità di concentrazione.
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