domenica 12 agosto 2012

Un nuovo modo di concepire il gioco

Johan Huizinga
J. Huizinga
L'approccio all'aspetto ludico non è sempre stato lo stesso, è cambiato negli anni, nei decenni se non addirittura nei secoli. Molti studiosi si sono occupati del "gioco", di scoprire il suo vero significato,le caratteristiche,di superare la vecchia concezione di gioco. Un contributo significativo, se non rivoluzionario è stato dato da J. Huizinga, il quale propone un fondamentale tentativo di definizione del gioco come centro propulsore di tutte le attività umane, da cui si sviluppa tutta la cultura nelle sue diverse forme:
[…] la cultura sorge in forma ludica, la cultura è dapprima giocata. Nei giochi e con i giochi la vita sociale si riveste di forme sopra-biologiche che le conferiscono maggior valore. Con quei giochi la collettività esprime la sua interpretazione della vita e del mondo. Dunque ciò non significa che il gioco muta o si converte in cultura, ma piuttosto che la cultura nelle sue fasi originarie, porta il carattere di un gioco. (Huizinga, Homo Ludens, Il Saggiatore, 1972)
Huizinga parte dalla considerazione che il gioco possa far emergere la capacità dell’uomo di abbandonarsi ad “ un altro mondo”, oltrepassando i limiti della mera funzione biologica. Il gioco è considerato a tutti gli effetti un elemento istintuale, che, senza avere alcuna caratteristica di natura di sopravvivenza, si colloca all'interno di una sfera spirituale che rappresenta l'altra grande dimensione necessaria dell'uomo. Secondo Huizinga, il gioco è espressione di un oltrepassamento della mera esistenza fisica, per diventare, nell'uomo, un elemento di ricerca spirituale e culturaleIl gioco viene definito, quindi, in base alle seguenti caratteristiche:
1- È attività libera, cui l’individuo prende parte per propria scelta;
2- Instaura una realtà diversa da quella di tutti i giorni;
3- È attività disinteressata;
4- Si svolge entro precise limitazioni di tempo e di spazio;
5- Segue un codice, delle regole prefissate, cui il giocatore decide di sottostare.
Queste cinque caratteristiche permettono lo sviluppo di alcuni processi che sono essenziali per l'individuo: 
1- Sviluppo dei processi di automìnomia
2- Sviluppo di processi autoregolativi
3- Sviluppo di creatività
4- Sviluppo di capacità di lettura dei contesti
5- Sviluppo di motivazione all'impegno
Huizinga fa del gioco qualcosa di concreto, primario, che molti altri studiosi rivisiteranno. Il suo punto di vista è così uno dei più autorevoli dal momento che le caratteristiche del gioco da lui individuate sono ineludibili per tutti gli studiosi che da lì in poi hanno affrontato il problema della definizione del gioco.



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